giovedì 24 gennaio 2008

ENGINEERING: 22,00 EURO


Chi è Cosa fa: qui ne saprete di più
A sinistra il Dcf Model: assumptions sempre cattivi; la generosità la lasciamo come al solito ad altri.
A destra i multipli con le attese per il 2007.
Giusto queste dicono, anzi potrebbero dire:
Ricavi (tipici e non) a circa 456 mln (+7% rispetto al 2006);
EBITDA a circa 71 mln in progresso del 11,60% a/a e con marginalità sui ricavi al 15,60% (2006 al 15,02%).
EBIT a 59 mln in progresso del 12,80% a/a; marginalità sui ricavi (ROS) al 12,90% (2006 al 12,30%).
Utile finale a 27 mln in progresso del 12,70% rispetto al 2006.
La società ha un indebitamento marginale - a settembre 27,60 mln - a fronte di un patrimonio di circa 230 mln.
Alle attuali quotazioni di 22,00 euro corrisponde un PE atteso per il 2007 di 10X; ROE 2007 al 11,70% e ROI 2007 al 22,80%: misure entrambe sufficienti sopratutto quest'ultima se confrontata con il Wacc (vedi Dcf Model) pari al 9,20%.
I corsi azionari sono ai minimi da tre anni a questa parte ed anche Engineering non è passata indenne dall'ondata di ribassi che ha interessato la quasi totalità dei titoli italiani: dai 39,00 euro di febbraio 2006 oggi siamo a 22,00 euro con una perdita di capitalizzazione del 44% iniziata da metà novembre.
DCF MODEL
Assumptions:
- free risk rate: 4,50% forse potevo usare un tasso più "terreno" 3,85% -4,00% ma avrebbe favorito la valutazione finale.
- Risk market: 7% dato da a) rischio specifico al 3,50% - b) rischio settore 3,50%; questi tassi trovano - secondo me - giustificazione nel fatto che la società ha - per il rischio specifico -una struttura finanziaria solida (vedere margine tesoreria, disponibilità, di struttura primario e secondario) che le consentirebbero anche di indebitarsi ulteriormente per avere una crescita per linee esterne;
- beta 0,77: questo è il Beta prospettico a 30 mesi ricavato a pag. 44 di Plus l'inseto del Sole 24 Ore di sabato 12 gennaio.
- tasso di crescita perpetua "g" : 1,00%..tipo aumento listino prezzi..una scelta superiore influisce positivamente sulla valutazione e spesso si vedono tassi pari al 2 - 3% senza nessuna giustificazione...se invece di 1% metto un 3% la valutazione cambia in positivo del 20%.
- Composizione del capitale impiegato: 90% patrimonio netto o mezzi propri - 10% mezzi di terzi.
- Costo del capitale di terzi al lordo imposte: 6,50%
- Tax rate: 53% come da ultimo bilancio; nel periodo previsionale l'aliquota fiscale è stata abbassata al 48% vista la riduzione delle aliquote IRES ed IRAP dal 2008.
Cosa esce fuori?
Una valutazione di 29,00 euro alla quale corrisponderebbe un PE di 13,30X (per il 2008:12X - 2009: 10,80X); ev/ebitda al 4,23X: multipli che fino ad un paio di mesi fa sarebbero stati considerati a sconto; attualmente sarebbero in linea con il settore che quota a circa 13,75X gli utili.
Missione impossibile?
Forse no per chi adesso ha pazienza.
A dopo.

lunedì 21 gennaio 2008

DUCATI


Ducati: 1,00 euro.
Oggi un casino.
A tutti non saranno sfuggiti gli eventi odierni.
Di cosa parliamo?
Beh innanzitutto del fatto che oggi è iniziato il Grande Fratello 8; non parliamo poi della love story Chavez - Naomi Campbell: a quanto pare lui è un finocchio ed è stata tutta una montatura; marginalmente segnalerei la crisi finanziaria: c'è un sacco di persone che camminano come i macachi, quelle scimmie che caratterizzate da un culo grande come una casa e che camminano come se se lo fossero scottato da qualche parte.
Ci sono poi alcuni blogger che sapevano tutto e che pur non parlando mai di finanza dicono di essersene scappati in tempo...con tanto di lacchè che confermano.
Io ho il culo come un macaco e mi fa un po male.
Ducati attese 2007...vedi anche piano industriale...
Ricavi tipici a 408 mln
MOL al 13% dei suddetti ricavi = 53 mln: le indicazioni del piano finiscono qui per il 2007.
Togliamo ammortamenti per circa 29 mln e si arriva ad un EBIT di 24 mln.
Togliamo un risultato negativo della gestione finanziaria per 4 mln e si arriva ad un utile pre imposte (EBT) di 20 mln;
Togliamo le tasse (tax rate 30%: qui ho qualche dubbio - ho confermato il dato a settembre) ed abbiamo un utile finale di 14 mln.
Ad 1,00 euro la capitalizzazione (n° azioni x quotazione) è di circa 328,50 mln.
Il PE (capitalizzazione / utile) per il 2007 è di 23,46x : non esaltante se si pensa che attualmente Harley (negli USA) a 37 $ quota 10X gli utili del 2006 e l'esercizio appena concluso, il 2007, non sembra essere messo peggio del 2006.
ROE atteso 2007 al 6,80%: non il massimo ma c'è da dire che nel piano di ristrutturazione l'utile non era nemmeno previsto per il 2007 (almeno così mi sembra..si parlava di break even nel 2008).
ROI atteso 2007 circa 11%: non sufficiente se si considera che il Wacc (Weight Average Cost of Capital..vedi dopo Dcf model) è del 13%, quindi il dato della redditività a livello operativo è inferiore al costo medio dei capitali impiegati.
Si parla di recessione; recessione significa in qualche modo bisogna stringere la cinghia ed i mercati scommettono che nel futuro prossimo i consumi non saranno tanto orientati verso una Ducati Monster & c.
C'è da dire che a fronte di una crisi presente e annunciata in casa Ducati c'è un management che finora non ha deluso le aspettative centrando gli obiettivi prefissati nel piano di ristrutturazione conclusosi con successo nel 2006 con l'aumento di capitale sociale: vedremo chi la spunterà.
Le attese del piano industriale per il 2010 parlano di ricavi a circa 555 mln con marginalità
Ebitda al 20% che in termini assoluti vuol dire 111 mln; togliamo 33 mln di ammortamenti (un po di più dei 29 mln del 2007 visto che sono previsti 120 mln di investimenti in 3 anni) ed arriviamo ad un EBIT di 78 mln; togliamo 4 mln di gestione finanziaria netta (non tantissimi soldi perchè la società prevede di non essere indebitata) ed abbiamo un Utile pre imposte di 74 mln; un bel tax rate del 38% (dal 2008 l'IRES è più bassa) diciamo che l'utile è di 46 mln: alle attuali quotazioni di 1,00 euro corrisponde un PE 2010 di 7X: not bad.
Ad 1,60 euro invece il PE 2010 sarebbe 11X più o meno come Harley adesso negli USA.
Il ROE 2010 ( Utile/patrimonio x 100....calcolato con un patrimonio di circa 307 mln) sarà circa il 15%.
Il ROI 2010 (reddito operativo o EBIT /capitale investito cioè Patrimonio + Posizione finanziaria netta negativa - posizione finanziaria positiva) si attesterebbe al 25% (EBIT 78 mln e capitali investiti pari al patrimonio senza considerare indebitamenti o disponibilità nette).
DCF MODEL
Qui non si fanno sconti: solo tassi "cattivi": la generosità la si lascia ad altri.
Composizione del capitale impiegato: 95% patrimonio atteso 2007 209mln + 5% indebitamento atteso 2007 10,80 mln.
Free risk rate al 4,50%;
Risk market al 9,50% (composto da: a- coefficiente rischio specifico al 4,50%; b - coefficiente di rischio settoriale al 4,00%);
Beta: 1,20
Costo del capitale di terzi lordo imposte: 6,50%
Al netto del tax rate al 38%: 4,03%.
Periodo previsionale fino al 2016 con tasso di crescita perpetuo ("g") al 1%.
Ne esce un Wacc di circa il 13%: è così alto per "colpa" del fatto che gli impieghi coincidono quasi col patrimonio (c'è poco indebitamento).
Per maggiori dettagli (variazioni del capitale circolante netto, investimenti, ammortamenti ed accantonamenti) vedere il prospetto a sinistra.
Cosa esce fuori: un terminal value al netto dei debiti finanziari (11mln: quelli del 2007) di circa 517 mln che diviso il numero delle azioni fa 1,57 euro....siamo lì.
Detto questo se cambiassi i tassi (free Risk rate e Risk market) di mezzo punto ciascuno avrei anche una valutazione più generosa; volessi allargare le maniche potrei indicare un tasso "g" di 2 invece che 1 (come fanno in quasi tutti gli studi senza giustificazioni di sorta) ed arrivo ad un target di 1,80 euro; ovvio...potrei manipolare tanti di quegli altri dati che volendo arrivo anche oltre i 2,00 euro.
Meglio fare un po i cattivi.
Questa è un'analisi molto personale: occhio al periodo attuale perchè qui il mercato non è dei migliori sopratutto per titoli come Ducati il cui piano industriale prevede una crescita delle vendite negli USA al 25% dal 20% attuale pur considerando un cambio del dollaro tra 1,40 - 1,50 euro nel periodo fino al 2010.
Detto tutto?
Non direi: probabilmente mi verranno in mente altre cose.
Appuntamento quindi al 2010.

BENVENUTI NELLA RECESSIONE

bienvenù dans la recession!
welcome in to recession!
benvenidos nela recessiones!
Insomma un gran casino: dietro l'odore di recessione le borse asiatiche hanno perso l'impossibile e l'Europa in attesa che si sveglino gli USA prende sonori ceffoni: il Dax perde il 7%.
Come si sveglieranno gli USA?
Vedremo.
Il problema "europeo" di sempre è che se gli USA vanno a dormire in rosso il giorno dopo l'Europa si risveglia prendendo ceffoni.
Idem se i mercati orientali chiudono anche loro in rosso: insomma qui sono sonori ceffoni da oriente ad occidente.
Titoli italiani: Ducati (oggi -11% a 0,99 euro) ha sfornato il piano industriale; non male..se mai il management beccasse gli obiettivi il titolo a questi livelli potrebbe essere interessante, ma in ottica di medio lungo periodo, cioè un annetto anche perchè parlare adesso di moto in aria recessione stona un po.
Visto che stona ne parlerò: ho in manio due calcoli di multipli e Dcf model; per chi non ha pazienza negli USA c'è Harly che coi suoi 40$ è ai minimi di 3 anni e quota circa 10X i suoi utili 2007 ...per il 2008 non sono previsti sconquassi ma la recessione vuole essere figlia americana e quindi soffre.

venerdì 11 gennaio 2008

MARAZZI


Ok.
Senza assillo e con un po libertà.
Se mai qualcuno trovasse questo blog e si ricorderà come si chiamava prima....
Adesso si chiama "borsaitaliana": non so perchè gli ho dato questo nome ma parlando di finanza e volendo escludere i nomi esotici ho optato per il semplice "Borsaitaliana", che poi magari parlerà anche di titoli esteri (sarà molto raro).
Tacabanda: inizio con Marazzi la società che produce piastrelle, anche per i cessi dove la gente ama fare la cacca osservando dei bei colori che stimolino il piacelvole espletamento quotidiano che ci rende tutti più leggeri e buoni.
Siori e siore a sinistra un bel Dcf Model: dice circa 13,00 euro, mentre a destra le attese per il 2007 ci dicono che l'utile non si scosterà tanto dal 2006...60 mln.
ergo: crescita non ce ne sarà (gli americani hanno perso la casa e cesso per colpa dei subpraime) nel 2007 e forse anche nel 2008.
Ma si sa: all'umanità non si può negare in eterno un bel cesso con le piastrelle Marazzi che oggi quota sotto i 6,00 (5,94 euro per la precision).
Guardate i prospetti.
Se non li capite andate a studiare.
Altrimenti chiedete pure.
Benvenuti nel blog della Borsa Italiana, il mercato finanziario mondiale più simile al fruttivendolo del vostro quartiere.