Ducati: 1,00 euro.
Oggi un casino.
A tutti non saranno sfuggiti gli eventi odierni.
Di cosa parliamo?
Beh innanzitutto del fatto che oggi è iniziato il Grande Fratello 8; non parliamo poi della love story Chavez - Naomi Campbell: a quanto pare lui è un finocchio ed è stata tutta una montatura; marginalmente segnalerei la crisi finanziaria: c'è un sacco di persone che camminano come i macachi, quelle scimmie che caratterizzate da un culo grande come una casa e che camminano come se se lo fossero scottato da qualche parte.
Ci sono poi alcuni blogger che sapevano tutto e che pur non parlando mai di finanza dicono di essersene scappati in tempo...con tanto di lacchè che confermano.
Io ho il culo come un macaco e mi fa un po male.
Ducati attese 2007...vedi anche piano industriale...
Ricavi tipici a 408 mln
MOL al 13% dei suddetti ricavi = 53 mln: le indicazioni del piano finiscono qui per il 2007.
Togliamo ammortamenti per circa 29 mln e si arriva ad un EBIT di 24 mln.
Togliamo un risultato negativo della gestione finanziaria per 4 mln e si arriva ad un utile pre imposte (EBT) di 20 mln;
Togliamo le tasse (tax rate 30%: qui ho qualche dubbio - ho confermato il dato a settembre) ed abbiamo un utile finale di 14 mln.
Ad 1,00 euro la capitalizzazione (n° azioni x quotazione) è di circa 328,50 mln.
Il PE (capitalizzazione / utile) per il 2007 è di 23,46x : non esaltante se si pensa che attualmente Harley (negli USA) a 37 $ quota 10X gli utili del 2006 e l'esercizio appena concluso, il 2007, non sembra essere messo peggio del 2006.
ROE atteso 2007 al 6,80%: non il massimo ma c'è da dire che nel piano di ristrutturazione l'utile non era nemmeno previsto per il 2007 (almeno così mi sembra..si parlava di break even nel 2008).
ROI atteso 2007 circa 11%: non sufficiente se si considera che il Wacc (Weight Average Cost of Capital..vedi dopo Dcf model) è del 13%, quindi il dato della redditività a livello operativo è inferiore al costo medio dei capitali impiegati.
Si parla di recessione; recessione significa in qualche modo bisogna stringere la cinghia ed i mercati scommettono che nel futuro prossimo i consumi non saranno tanto orientati verso una Ducati Monster & c.
C'è da dire che a fronte di una crisi presente e annunciata in casa Ducati c'è un management che finora non ha deluso le aspettative centrando gli obiettivi prefissati nel piano di ristrutturazione conclusosi con successo nel 2006 con l'aumento di capitale sociale: vedremo chi la spunterà.
Le attese del piano industriale per il 2010 parlano di ricavi a circa 555 mln con marginalità
Ebitda al 20% che in termini assoluti vuol dire 111 mln; togliamo 33 mln di ammortamenti (un po di più dei 29 mln del 2007 visto che sono previsti 120 mln di investimenti in 3 anni) ed arriviamo ad un EBIT di 78 mln; togliamo 4 mln di gestione finanziaria netta (non tantissimi soldi perchè la società prevede di non essere indebitata) ed abbiamo un Utile pre imposte di 74 mln; un bel tax rate del 38% (dal 2008 l'IRES è più bassa) diciamo che l'utile è di 46 mln: alle attuali quotazioni di 1,00 euro corrisponde un PE 2010 di 7X: not bad.
Ad 1,60 euro invece il PE 2010 sarebbe 11X più o meno come Harley adesso negli USA.
Il ROE 2010 ( Utile/patrimonio x 100....calcolato con un patrimonio di circa 307 mln) sarà circa il 15%.
Il ROI 2010 (reddito operativo o EBIT /capitale investito cioè Patrimonio + Posizione finanziaria netta negativa - posizione finanziaria positiva) si attesterebbe al 25% (EBIT 78 mln e capitali investiti pari al patrimonio senza considerare indebitamenti o disponibilità nette).
DCF MODEL
Qui non si fanno sconti: solo tassi "cattivi": la generosità la si lascia ad altri.
Composizione del capitale impiegato: 95% patrimonio atteso 2007 209mln + 5% indebitamento atteso 2007 10,80 mln.
Free risk rate al 4,50%;
Risk market al 9,50% (composto da: a- coefficiente rischio specifico al 4,50%; b - coefficiente di rischio settoriale al 4,00%);
Beta: 1,20
Costo del capitale di terzi lordo imposte: 6,50%
Al netto del tax rate al 38%: 4,03%.
Periodo previsionale fino al 2016 con tasso di crescita perpetuo ("g") al 1%.
Ne esce un Wacc di circa il 13%: è così alto per "colpa" del fatto che gli impieghi coincidono quasi col patrimonio (c'è poco indebitamento).
Per maggiori dettagli (variazioni del capitale circolante netto, investimenti, ammortamenti ed accantonamenti) vedere il prospetto a sinistra.
Cosa esce fuori: un terminal value al netto dei debiti finanziari (11mln: quelli del 2007) di circa 517 mln che diviso il numero delle azioni fa 1,57 euro....siamo lì.
Detto questo se cambiassi i tassi (free Risk rate e Risk market) di mezzo punto ciascuno avrei anche una valutazione più generosa; volessi allargare le maniche potrei indicare un tasso "g" di 2 invece che 1 (come fanno in quasi tutti gli studi senza giustificazioni di sorta) ed arrivo ad un target di 1,80 euro; ovvio...potrei manipolare tanti di quegli altri dati che volendo arrivo anche oltre i 2,00 euro.
Meglio fare un po i cattivi.
Questa è un'analisi molto personale: occhio al periodo attuale perchè qui il mercato non è dei migliori sopratutto per titoli come Ducati il cui piano industriale prevede una crescita delle vendite negli USA al 25% dal 20% attuale pur considerando un cambio del dollaro tra 1,40 - 1,50 euro nel periodo fino al 2010.
Detto tutto?
Non direi: probabilmente mi verranno in mente altre cose.
Appuntamento quindi al 2010.
Nessun commento:
Posta un commento